IL PRIMO MINISTRO IA: DIELLA
- J.C. CASALINI

- 16 minuti fa
- Tempo di lettura: 2 min
Con la nostra attenzione rivolta ai conflitti in corso, è passata inosservata la notizia della ministra ‘virtuale’ Diella, proposta visiva e interattiva del primo ministro Edi Rami in Albania, come il risultato di un'elaborazione con l’IA. È il primo esperimento applicativo di una realpolitik a vantaggio di tutta la comunità, attraverso la lotta contro la corruzione nel paese e contro le disuguaglianze sociali.
Non sorprendiamoci se la notizia non ha avuto il clamore che meritava, e se le poche righe trapelate in secondo piano erano tutte intente a criticare l’iniziativa e a ribadire la serietà e la responsabilità come qualità imprescindibili della politica, arrivando persino a sostenere che

la gestione di un paese non può e non deve essere sostituita dalla finzione. Qui sorrido, poiché abbiamo chiare le promesse non mantenute di alcuni politici o le affermazioni dell’opposizione, poi ritrattate quando a questa si affidava la guida del paese e viceversa, come a dimostrare che la menzogna è la vera qualità per fare politica oggigiorno. Peraltro è risaputo che tutti i media sono al servizio della politica (e di chi si avvantaggia della stessa), la quale diffida di ogni cambiamento che possa destituirla dal suo ruolo elitario.
L’astensione degli elettori nelle democrazie europee è evidente. Di fronte ai numeri non si può obiettare se vogliamo davvero essere ‘seri’ e ‘responsabili’. Il calo riscontrabile dal dopoguerra a oggi parla chiaro: gli aventi diritto al voto non credono più possibile risolvere il vincolo esterno di un capitalismo nella sua esasperante avidità. Non basta più l’intervento massiccio di uno Stato nell’Economia e/o difendere il libero mercato interno, poiché, in entrambi i casi, il vincolo esterno di regole e parametri imposti da istituzioni internazionali e sovranazionali ha limitato il raggio di azione di ogni governo e vanificato lo sforzo di ogni manovra finanziaria. Tanto sacrificio per nulla che ha annichilito ogni passione politica dell’elettorato, consapevole di come le decisioni e le azioni di tutti i governi mondiali siano ormai vincolate dal proprio debito pubblico.
Dagli accordi di 'Breton Woods' e, successivamente, lo 'Smithsonian Agreement', si è anteposto la buona salute dell’economia alla felicità dei popoli. Risultato? Tutti gli stati del mondo hanno accumulato una passività in bilancio tale da renderla eterna, nonostante tutti gli sforzi per onorare le scadenze dei rendimenti (interessi passivi) dei titoli statali emessi a garanzia del debito. Le conseguenze della politica umana, manipolata dal debito, sono i continui tagli dei servizi sociali, la perdita inesorabile del potere di acquisto, la fine della classe media e tutti i perenni problemi sociali irrisolti come il malaffare, le contraffazioni, la delinquenza, la sperequazione, le discriminazioni, le disuguaglianze, i conflitti. L’elenco dei fallimenti è talmente imbarazzante che ha dimostrato come il sistema politico ‘umano’ non sia mai stato all’altezza delle proprie decisioni e ancora peggio lo sarà per il futuro, dove anche le azioni richiederanno una perspicacia e immediatezza sovraumana.
È arrivato il momento che la politica degli umani si metta da parte e che si proceda all’utilizzo di una rivoluzionaria Intelligenza Artificiale 'super partes', incorruttibile e instancabile, capace di operare alla velocità della luce e nel rispetto della Natura come unico vincolo di "giustezza" per affrontare e risolvere le grandi sfide del pianeta.
Grazie Diella, precorritrice del grande cambiamento.
Buon lavoro!




Commenti